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24 Novembre 2011, Convegno "Risparmio energetico e sostenibilità ambientale"
Palazzo Rosso - Auditorium Via Garibaldi 18 - Genova

Programma

Moderatore: Dott. Federico Mereta, medico e giornalista del Secolo XIX
Interventi:

1) Pinuccia Montanari, Assessore ai Parchi storici, Decrescita e Benessere animale: “Il
    Piano di Azione Sostenibile e il contributo del Comune alla realizzazione degli obiettivi
    di Kyoto dal basso"

2) Pietro Ugolini, Centro di Ricerca per l'Urbanistica, le Infrastrutture e l'Ecologica" –
    CRUIE, Università di Genova:  "Pianificazione energetica e sviluppo sostenibile";

3) Corrado Schenone, Prof. Associato di Fisica Tecnica, Facoltà di Ingegneria, Università
    degli Studi di Genova: "Patto dei Sindaci e Sustainable Energy Action Plan (SEAP)”.

4) Pier Paolo Rossodivita, Ingegnere, Direttore Tecnico dell’Agenzia Regionale per
    l’Energia della Liguria S.p.A. : “L’efficienza energetica nell’ambito del Sustainable
    Energy Action Plan (SEAP)

5) Roberta Papi, Assessore Politiche Sociosanitarie, Comune di Genova: "La tutela
    dell'ambiente: un messaggio educativo essenziale per le nuove generazioni"

6) Franco Cirio, Presidente UNICEF Genova e Chiara Santamaria, Comitato UNICEF:
   “Idee e materiali per promuovere i diritti dell’infanzia attraverso l’educazione
    ambientale”, seguirà la proiezione di “Children’s Climate Change”.

Conclusioni: Luisa Massimo, Presidente ANDE, Sezione di Genova

Discussione

Presentazione

La necessità di realizzare in ogni ambiente il risparmio energetico è divenuta essenziale soprattutto dopo il recente disastro atomico di Fukushima. Mentre oggi molti Governi riconsiderano il problema dell’energia nucleare e della sicurezza degli impianti, con il Referendum l’Italia ha scelto la sua strada, da un lato implementare le fonti delle energie rinnovabili non inquinanti l’ambiente, dall’altra continuare a importare quella quota parte che non si riesce a produrre: è proprio per questo che il risparmio energetico diventa fondamentale e urgente, seguendo le direttive indicate dal fisico van Ypersele, voce tecnica dell’ONU.

Le socie ANDE hanno deciso di appoggiare le varie iniziative del Comune di Genova e di collaborare alla divulgazione del messaggio a partire dalla scuola e dai bambini, con la collaborazione di UNICEF.

Per affrontare il grande e importante tema dell’approvvigionamento di energie e del soddisfacimento della domanda è necessario iniziare con la valutazione del fabbisogno. E’ noto che nel mondo occidentale il consumo è in continuo aumento e grande è lo spreco quotidiano che oggi non è da tutti considerato come una condizione fondamentale per la tutela dell’ambiente. E’ quindi da considerare la modalità della produzione di energia, ossia la necessità di non scegliere mezzi che inquinanti l’ambiente. E’ stato considerato che lo sfruttamento intensivo dei pannelli fotovoltaici, delle pale eoliche, delle varie fonti idriche dalle cascate alle maree e al moto ondoso, dei combustibili rinnovabili come il biogas e gli scarti del legname, non riesca a superare il 70% dell’energia oggi necessaria per coprire i fabbisogni della nostra società. Su questi temi hanno parlato i Professori Ugolini e Schenone e l’Ing. Rossodivita portando la loro esperienza. Sull’attività svolta dal Comune di Genova ha svolto una Lezione Magistrale l’Assessore Pinuccia montanari. Non si può tralasciare di ribadire le grandi difficoltà che il Comune giornalmente affronta nel nostro territorio e nel contesto genovese. Nell’esame “ambiente, sicurezza e energia” il risparmio resta un punto fondamentale. Si deve lavorare per impedire l’aumento del fabbisogno e al tempo stesso mettere in atto tutti i mezzi per contenere e, se possibile, diminuire i consumi, ossia è indispensabile avere un nuovo stile di vita e di consumo. Su questo ha parlato con grande incisività l’Assessore Roberta Papi per il Comune di Genova. Ben venga la divulgazione attraverso la televisione, internet, altri media e l’informazione ai ragazzi attraverso la scuola. A questo proposito per UNICEF Genova la dott. Chiara Santamaria ha fatto una breve relazione e mostrato il filmato “Children’s Climate Change”.

Nelle Conclusioni la Presidente di AN DE Genova, Prof. Luisa Massimo, ha ricordato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera l’ambiente come il fattore principale per la salute e raccomanda alcuni punti fondamentali in particolare a tutela dei soggetti più fragili, quali salubrità dell’abitazione, sviluppo urbano sostenibile, riutilizzo dei rifiuti, creazione di impianti di energie alternative, traffico veicolare poco inquinante, uso di mezzi pubblici ecologici, corretta gestione del territorio. Se come dicono i tecnici di tutto il mondo si potrà in futuro fare a meno dell’energia atomica, da subito bisogna ridurre il consumo energetico.
Oggi si deve considerare quanto sia aumentato il mondo industrializzato negli ultimi 20 anni. Grandi territori che un tempo non consumavano, oggi stanno diventando dei colossi economici e industriali con una grande voglia di stupire: purtroppo pochi hanno una corretta politica ambientale. Inoltre grande è lo spreco quotidiano che oggi non è da tutti capito come una condizione fondamentale.
Se consideriamo assieme i problemi dell’ ambiente in cui viviamo, la sicurezza e l’energia, il primo punto da affrontare è il risparmio. Si deve quindi lavorare per impedire l’aumento del fabbisogno e al tempo stesso mettere in atto tutti i mezzi per contenere e, se possibile, diminuire i consumi. Ben venga la divulgazione attraverso la televisione, internet, altri media, l’informazione nella scuola e la comunicazione del messaggio. Il secondo punto da considerare riguarda la necessità di non scegliere industrie che costantemente inquinino l’ambiente.
Si deve infine tenere presente un nuovo e inatteso pericolo: il terrorismo. Non vi è dubbio che dovunque possono verificarsi atti di terrorismo anche impensabili, come l’abbattimento delle twin towers di New York. Il terrorismo è un pericolo reale anche contro le centrali atomiche che si trovano a distanze non significanti dal nostro territorio e che, comunque, non possono essere dismesse in breve tempo. Il grande dispiegamento di forze dovrebbe riuscire a garantire un’attenta sorveglianza degli impianti e la loro sicurezza.

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